Confini

I confini sono delle regole, dei limiti che poniamo a noi stessi e agli altri, con lo scopo di proteggere il nostro benessere e la nostra identità, limitando le richieste dell'ambiente quando risultano eccessive.
A partire dal corpo, il nostro primo confine è la pelle, che ci consente di distinguere ciò che è "io", e che quindi mi appartiene, da ciò che non lo è. In senso psicologico, dei buoni confini si manifestano attraverso la consapevolezza di sé, del contesto circostante e una buona capacità di regolazione nei contesti relazionali e di lavoro.
Il confine, soprattutto in ambito relazionale, non va inteso come un muro impenetrabile, bensì come una membrana protettiva e, perché sia sano, occorre che sia definito e allo stesso tempo flessibile, in grado di adattarsi al mutare delle circostanze.
Avere dei buoni confini significa essere in grado di riconoscere ed ascoltare i propri bisogni, desideri e preferenze, senza incappare in risposte automatiche che ci fanno sentire sotto scacco rispetto alle richieste del lavoro, del partner o degli amici.
Solo a partire da questa base sarà possibile costruire relazioni soddisfacenti e significative.
Infatti può capitare che i confini siano troppo marcati, inflessibili, e che quindi ci impediscano di aprirci all'altro, oppure che essi siano troppo labili, inconsistenti, portandoci a relazioni in cui ci sentiamo fusi con l'altro e non siamo più in grado di distinguere le nostre emozioni e i nostri bisogni dai suoi.
Se ti capita spesso di trovarti in relazioni sbilanciate in cui non riesci a limitare le richieste di chi ti circonda, oppure se, al contrario, un'eccessiva rigidità ti rende difficile entrare in contatto con gli altri, rivolgerti ad uno psicologo potrebbe esserti d'aiuto nella definizione di confini più sani e compatibili con il tuo benessere.